Marco Mattiucci
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2024-12-11 00:39:28
Più olismo e meno compartimentalismo.
LA CORSA - LE TUE SCARPE DA RUNNING
Il rapporto tra colui che corre e le sue scarpe è veramente particolare. Si può rinunciare alla maglietta "termica" o ai pantaloncini a compressione per le salite ed a tanti altri strumenti ma le scarpe sono determinanti ed assieme ad esse un altro poco evidenziato dettaglio: i calzini.
Calzini e scarpe non solo influenzano le prestazioni in maniera determinante (fatto poco rilevante a meno di non essere un campione serio) ma a lungo andare hanno un ruolo importantissimo per la salute delle gambe e del corridore in generale a partire da muscoli e tendini per finire su schiena, postura, resistenza fisica allo sforzo, ecc.
La mia idea, quindi, è che bisogna investire seriamente nelle scarpe e nei calzini sottoponendosi ad una preventiva visita di controllo della postura, dell'appoggio e del modo di correre, valutando, inoltre, se ci sono particolare difetti fisici dovuti a pregresse operazioni chirurgiche, malattie, ecc.. I calzini non sono da sottovalutare, essi intervengono sui tendini e sugli sfregamenti. Oggi esistono calzini e scarpe in grado di evitare ogni forma di surriscaldamento del piede e di bolle dovute agli sfregamenti e questo aiuta a mantenere costante e salutare il proprio modo di correre.
Si sente spesso parlare anche di "natural running" o di corsa a piedi nudi o tramite calzature minimali, iperaderenti, ecc. Non sono contro questo tipo di approccio e ne faccio periodico oggetto di studio e corsa (amo la corsa in ogni suo aspetto) ma è indiscutibile che si tratta di un approccio riservato ad una elite di persone che, se mal gestito, porta il normale corridore a farsi dei piccoli danni che nel tempo possono creare problemi. Pensare di fare decine di chilometri tutti i giorni su asfalto a piedi nudi è una decisione seria che va valutata anche dal punto di vista medico. Correre a piedi nudi, in riva al mare, sulla sabbia bagnata, per una decina di chilometri la mattina presto o la sera tardi è una grande esperienza che periodicamente consiglio a tutti (a meno di particolari patologie).
"Non sempre ciò che è in basso è meno importante...": le persone sono portate a pensare che ciò che è in basso, lontano dalla testa, sia meno importante del resto, sporco, poco rilevante per la vita di un essere che può pensare, che ha un cervello (più o meno) evoluto che sta, appunto, in alto. Eppure non è così, ciò che è in basso è la fondazione di ciò che è in alto e se ciò che ci regge non è valido, il castello di carte crolla. Quindi comprate belle e valide scarpe, provatele in varie condizioni e non restate vincolati a marca o estetica, ristudiatele ad ogni nuovo e periodico acquisto e non superate chilometraggi esagerati, una scarpa troppo consumata fa sicuramente male al corpo.
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