Marco Mattiucci
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L'oracolo alle 2024-11-21 09:59:46 dice:
Cosa faresti se vedessi 100 persone tentare di buttarsi da una rupe?
INFORMATICA
INTELLIGENZA ARTIFICIALE DISTRIBUITA
Una classificazione completa delle ricerche operate in DAI (Distributed AI) è estremamente difficile, dato che, per un utilizzo pratico dei risultati molte soluzioni sono state particolarizzate ad ambiti ristretti e da questo ha conseguito una estrema granularità della teoria. Il fatto caratterizzante la DAI è comunque che più sistemi intelligenti (agenti) interagiscono per risolvere problemi; come avvenga l'interazione ed il tipo di agenti utilizzati caratterizzano il sistema globale distribuito e la teoria DAI utilizzata.
Si possono individuare due classi di teorie DAI fondamentali:
* Cooperative Distributed Problem Solving (CDPS)
* Multi-Agent-System (MAS)
Il CPDS studia come singoli risolutori di problemi (agenti) possano lavorare in gruppo per affrontare problemi la cui soluzione non è raggiungibile mediante le proprie capacità individuali. Il gruppo di agenti come intero si propone l'obiettivo di risolvere un problema, ma ciascun elemento del gruppo ha solo una visione incompleta e spesso inesatta di tale obiettivo e/o di come raggiungerlo. Ciascun agente una sua autonomia ma in genere viene controllato dall'intervento umano; l'ipotesi di benevolenza degli agenti è accettabile.
Si può notare come per il CDPS l'accento sia sul gruppo di lavoro piuttosto che sul singolo agente. Nei MAS, invece, la prospettiva è ribaltata: l'agente è estremamente autonomo (molto più che nei CDPS in cui si considera che l'agente è sottoposto prima ad una qualche forma di obiettivo globale e poi al controllo umano), ha poi in sè un concetto di iniziativa personale e di guadagno personale nel compiere certe azioni, non necessariamente collabora con gli altri (se non lo ritiene vantaggioso non lo fa) ed ha una abilità sociale nell'interagire con i suoi simili. Nei MAS l'ipotesi di benevolenza degli agenti non ha molto senso e la ricerca è volta alla determinazione di ambienti di interazione tra gli agenti che garantiscano una conveniente benevolenza, ossia una situazione in cui per un agente non aiutare un altro significa normalmente avere una perdita personale.