LA CORSA - IN MONTAGNA E' TUTTO PIU' GRANDE

Appena possibile mi riporto in montagna per correre e non mi riferisco solo alle esperienze o allenamenti trail/skyrace ma anche a normali percorsi su asfalto o prato. Mi riferisco ad ambienti naturali che siano almeno sopra i 1000m di altitudine e con scarsa densità di popolazione.

In primo luogo il tipo di aria è differente e parlo del livello di pulizia della stessa, poi è inevitabile considerare la percentuale di ossigeno che è tipicamente inferiore alla norma ed infine, perché no, la vicinanza al cielo. In montagna, di notte, se non ci sono nuvole, il cielo è davvero più vicino a noi e questo consente di vedere le stelle quasi accese. Di giorno il sole è anch'esso più accesso e si fa sentire.

Respirare è quindi più difficile, le salite rendono la corsa più dura, tutto complotta nello spingere il gesto atletico più in alto. Anche la vista delle splendide montagne attorno ti fanno riflettere sulla grandezza e ti spingono in quale modo a salire verso l'alto.

Il problema, come sempre in montagna, è il clima, non ci si può mai fidare totalmente, soprattutto a quote sopra i 2000m. Basta essere preparati e considerare dei tratti segnati tra rifugi o punti enogastronomici di ristoro che sembrano abbondare in alta quota dato che attirano molti turisti.

I vantaggi della corsa in montagna sono tantissimi, soprattutto quando si torna alle quote "normali": maggiore resistenza, capacità di ossigenazione, migliorata velocità,... provare per credere. Ovviamente bisogna allenarsi in quota per almeno una settimana di fila se si vogliono risultati evidenti, non basta un solo giorno!

"La montagna è grande!" un simbolo di grandezza che attira, sfinisce e poi rinvigorisce!